SPRINGSTEEN nuovo album

Ufficiale. A fine gennaio uscirà il nuovo album di Springsteen

Working On a Dream

Mai si è dovuto aspettare così poco per l’uscita di un nuovo cd di inediti. Infatti il tour mondiale di “Magic” è terminato a Settembre e Magic stesso non ha più di due anni di anzianità… La spiegazione sta nel fatto che molti brani appartengono alle stesse sessions, mentre le registrazioni sono avvenute nelle pause della tournè in corso. In alcuni brani pare che suoni infatti il compianto Danny Federici. La speranza è che  Bruce sia riuscito a catturare l’energia di una band ben rodata dai numerosi concerti suonati in quei giorni.  Ovviamente non l’ho ancora ascoltato per intero,  anche se ho già delle opinioni che aspetto di confermare o modificare quando lo avrò fare le mani.

Ultima nota: la copertina è, a mio avviso,  la più brutta della storia discografica di Springsteen ed una delle più brutte dell’intero panorama del “rock che conta”…

Scrivo per me stesso …in equilibrio con me stesso

Essere autonomi, autosufficienti, non dipendere per forza dall’approvazione di altri è, a mio giudizio, una nobile e contraddittoria condizione.
Credo che sia un’aspirazione legittima e sana. Credo che sia una condizione a cui si debba aspirare. Credo che l’uomo adulto ci si debba quantomeno avvicinare, ma credo anche che, in senso assoluto, sia un allontanamento dalla condizione umana stessa. Un’ennesima contraddizione che vivo sulla mia pelle: il bisogno di “carezze” associato ad un violento individualismo scambiato sovente per snobismo.
L’equilibrio mi ossessiona. Mi spiego: non mi toglie il sonno e non lo cerco come meta, ma al fondo di molti miei quesiti ne è spesso la risposta.
La dote dell’equilibrismo però (per cui sono piuttosto portato anche grazie ad un passato sereno e ad una famiglia stabile e numerosa) si può smarrire. Ci si può rendere conto che è una condizione raggiungibile, ma fottutissimamente difficile da mantenere. E’ quotidianamente minata.
Il mondo e quanto esso vi contiene, non è in equilibrio stabile. Ma sembra che ne sia in costante ricerca. L’uomo si comporta nello stesso modo, la diversità è nel tempo, così diverso, che misura la loro vita

riduzioni silenziose

Parliamo della vicenda Sky. Parliamo, parlilamo, parliamo e parliamone ancora. D’accordo: argomento discutibile e controverso. Ma della limitazione degli incentivi fiscali per l’enegia solare, gli interventi di risparmio energetico, … no comment?! Insomma, possibile che non ci sia quasi traccia di quella che, per me, è davvero una notizia da urlo?! Ho faticato per trovarne conferma. Riguardando su “Replay tv” i telegiornali di domenica sorsa, finalmente (purtroppo) trovo un servizio nel tg3 delle 14.30 e neanche più su quello della stessa sera, che informava di questi famigerati cambiamenti peggiorativi e restrittivi. Altra conferma la trovo nella seconda metà dell’articolo di Massimo Gramellini su “La Stampa” di oggi con un titolo acuto quale: Lost in traslation.

datantras

Sono turbato ed incazzato per questa news e sono esterrefatto che, ad oggi, quasi non abbia avuto risonanza mediatica. Che sia così volutamente (?) ingorata e tralasciata.

Dunque, da semplice cittadino immagino i seguenti effetti: contrazione della domanda; incremento della sfiducia da parte dei clienti per tutti gli incentivi statali (anche quelli che non sono stati toccati come il conto energia); crescita dell’evasione fiscale aiutata dalla frequente connivenza cliente/installatore per recuperare quello che prima, l’utente, avrebbe recuperato dall’irpef.

Degli obbiettivi e degli impegni presi sottoscrivendo il protocollo di Kyoto che non raggiungeremo mai, lascio parlare Greenpeace e tutti quelli che sono ancora più idealisti di me (e non è facilissimo esserlo). Per oggi può bastare. Non trovando molto da leggere, DOVEVO almeno scrivere qualcosa al riguardo. Cazzo!!

Alla MUSICA

La Musica è la fantastica compagna della mia vita.

So che per molti è così e auguro, a quelli per cui non lo è ancora, che lo diventi. Senza escludere mogli, mariti, fidanzati o fidanzate, compagni od esseri umani con cui condividiamo o no la vita.

La musica è una compagna eterna ed essenziale di cui è impossibile essere gelosi. Fortunato è colui che ne gode, dai frutti alle radici, in ogni aspetto ed ogni forma.

E’ un libro dalle infinite pagine che può affascinare od intimorire. (Infatti molti si fermano alla prefazione).

Non dispensa che gioie e conforto a meno che non le si chieda: malinconia, malessere e turbamento. Allora Lei, attraverso le note, cambia camaleonticamente vestito ed asseconda i nostri bisogni più intimi e drammatici.

La musica risponde sempre (basta saperla cercare). Anche quando la risposta è il silenzio, si sublima in esso confortandoci di nuovo.

Queste notti ventose

Quando ero adolescente, il vento mi elettrizzava. Mi piaceva, mi dava una strana euforia.

Non so esattamente quando è finito, ma so che più volte mi son ritrovato ad esserne irritato. Mi innervosiva, mi impolverava. Mi scompigliava i capelli (se li avevo sufficientemente lunghi). E so di aver intimamente riflettuto, sulla differenza di emozioni che scatenava sul giuseppe teenager e sul giuseppe adulto; senza trovare spiegazione, ma ricavandone un po’ di malinconia…

Rimpiangevo l’emozione che (allora) vinceva sulla razionalità.

cappuccini-a-natalet11

Questa sera, mentre il vento cresceva di intensità, ero al monte dei Cappuccini. Ho vissutto delle sensazioni intense amplificate da quello che i miei occhi vedevano e le mie orecchie sentivano. Lo sbattere delle porte della chiesa, il tintinnio degli ornamenti natalizzi, lo sguardo pietoso, ma severo, della scura statua della Madonna che guarda verso Torino mentre un cileo fosco incupiva la città, mi hanno avvolto e lentamente riportato a vivere il vento con lo spirito che temevo ormai sepolto. Gli odori che solleva, le immagini nitide e crude che rimanda, mi hanno dato sollievo nonchè la sensazione di poter soffiare via “la polvere” che mi sento appiccicata addosso ultimamente.

il grande rastrello

Conoscere tanta gente ha i suoi lati piacevoli e porta indiscutibili benefici.

Ma, per quanto sappia di essere una persona socievole, questa è un’attitudine in cui non mi sono mai riconosciuto e a cui non ho mai ambito. Sono infatti un convinto assertore della qualità piuttosto che della quantità nella mia vita sociale. Sono appagato e felice per gli amici stupendi che ho, mentre sono piuttosto ipercritico e selttivo verso “il contorno”.  Penso che sia una sana abitudine “rastrellare”, passare al setaccio (scegliete voi la metafora che preferite) il proprio universo. Eliminare le foglie secche. Recuperare spazio per permettere l’ingresso di nuova linfa. Non tenere poltrone occupate.

Rastrellate gente… Rastrellate…

VIN DIESEL

Come tutti gli attori di successo rimane sicuramente candidato ad una facile etichettatura e giudizio. Vorrei con queste righe rendere un pò più difficile, o quantomeno riflessivo, catalogare questo attore.

A prima vista un “pupazzone” di muscoli privo di particolari abilità intrpretative, perciò per Noi Italiani facilmente catalogabile nel solito come “body builder privo di cervello approdato ad hollywood”… Non è così!

Rimane sicuramente un “prodotto” hollywoodiano, ma non nel modo dispregiativo del termine…, semplicemente il personaggio che serviva per rilanciare il filone degli ” action-movie” che ognuno di noi denigra costantemente con la solita “critica da bar dello sport”, ma che continuiamo, come cittadini del mondo, a mandare in cima di tutte le classifiche cinematografiche.

A parer mio non è particolarmente espressivo, ma come non lo erano parecchi “guru” di questo genere, come: “Stallone, Bruce Willis, Steven Segal, ecc”. Questo non lo giustifica sicuramente in una sua ipotetica interpretazione teatrale di matrice letteraria, ma non è il suo lavoro! Il suo lavoro è l’attore di film di azione… ed è bravo a farli.

per quanto mi riguarda lo considero il moderno Bruce Willis, ma con la capacità di spaziare dal film storico a quello di attualità, fino a quello di fantascienza.

Ok non vincerà mai un Oscar (e già questo bisognerebbe valutare quanto ormai significa), ma tolto ciò continua a rimanere una troppo facile preda di una IMPIGRITA critica cinematografica che tende sempre più ad incensare film dei quali no ha capito Nulla, e che per paura di ammetterlo assurge a capolavori.

Vin Diesel è un attore di serie A dei film di azione, ovviamente se giudicato come attore in generale non potrebbe mai neppure raggiungere la serie D! Ma la domanda e la risposta sono semplici: Ha mai voluto essere altro che un attore di serie di “action-movies”?  NO, E’ giusto fare una critica sulla capacità globale di espressività ed interpretazione di un attore, quando lo stesso ha scelto un solo tipo di film da fare? NO, ognuno va sempre giudicato nella sua categoria, SEMPRE.

Stop alla critica per il piacere di farla, la Voglio (avrei detto vogliamo, ma preferisco parlare di me) fatta a ragion veduta, e vorrei anche uno scontro di opinioni più generazionale, e non continuare a leggere opinioni sui film da persone che erano presenti alla Prima dei fratelli Lumière; la loro opinione va bene ma dovrebbe essere una media con l’opinione di addetti che giudicano i film e che sono ancora minimamente giovani in questo secolo.

Vin Diesel continua così! Non sei un genio come attore, elo vede chiunque, ma il tuo continuo successo riporta ogni giorno i nostri POMPOSI critici con i piedi per terra… attendo si rendano conto di aver bisogno di un ausilio più giovane per le loro ANTICHE recensioni. LUCA 23 23 23 23 23 23

REM al Palaisozaki Sabato 27/09/2008

La band in piena forma entusiasma Torino

La band in piena forma entusiasma Torino

E con questo fanno tre. Inutile negarlo, passa il tempo, invecchio con loro, ma non ne riesco proprio a fare a meno. Gran bello show l’altra sera, scaletta alquanto sperimentale, Stipe e soci visibilmente intenzionati a divertire e divertirsi, riuscendo nell’intento. Fortunati i tre ragazzi presi tra il pubblico truccati à la Stipe chiamati sul palco (ma la prossima vedrò di truccarmi pure io e farmi trovare bene in vista difronte le transenne), due belle ore di rock, alcuni hits dell’ultimo album e qualche chicca geniale come il brano The Auctioneer tratto da Fables of The Reconstruction, roba datata 1985, roba buona, REM doc. Mike Mills al basso è sempre più a metà tra un hippy californiano e uno dei fratelli Ramone, Peter Buck disegna i soliti arpeggioni Rickenbacker ormai stampo di fabbrica, Stipe è come il vino, più invecchia più migliora, regalando momenti canori assolutamente di prim’ordine. Bravo il batterista, la nostalgia per la lontana ma mai dimenticata dipartita di Bill Berry si fa meno pesante e mi è piaciuto anche l’apporto del secondo chitarrista/corista proprio nelle parti corali, dando profondità e ampiezza ai pezzi più pop del repertorio. Palco eccezionale, giochi di multi schermi e luci e colori, Stipe a un certo punto sembra felice: “Siamo stanchissimi in questo periodo e la scaletta di stasera l’abbiamo fatta fare a Peter Buck: lui diceva i titoli e noi dicevamo sempre sì, senza quasi ascoltarlo…non ci siamo accorti che aveva inserito due volte uno stesso pezzo!” poi parla di un qualcosa che gli deve esser successo da turista in qualche autostrada ma che non ho capito appieno, infine esprime la propria gioia di fronte al pubblico italiano, che lui considera una “good medicine” per i momenti di stress. Man on the Moon è dedicata a Paul Newman, il celebre attore scomparso proprio quel giorno, “R.I.P. We Love You”. E noi ci uniamo alla dedica.

Il campo vacanze di Tommy

Pechino 2008 è stato un grande avvenimento; lasciam perdere lo sport e le medaglie, o peggio ancora certe discussioni politiche piuttosto controverse legate all’evento, la chitarra di Jimmy Page che durante il galà di chiusura travolge un’intera nazione tutta presa a funamboliche attrattive e pirotecniche cerimonie, è un’immagine troppo potente ed evocativa per non essere ricordata. Mi piace pensare che un uomo con la sua chitarra, qualche movimento di plettro e il granitico riff di Whole Lotta Love abbian spazzato via in pochi istanti minuti e minuti di balletti e costumini e fenomeni da baraccone ed equilibristi; tutta l’impressionante precisione della rappresentazione scenica sgretolata in mille cocci dalla potenza squinternata del rock.

Non è un caso che i Led Zeppelin un tempo furono ribattezzati “Il Martello degli Dei”. E mi è piaciuta la goduta faccia di Page, visibilmente segnata dal tempo e da tanti eccessi, ma ancora fiera di fendere sul mondo sciabolate di catrame pure rock’n’roll alla facciaccia di tanta scena.

Yeah! Son saltato giù dalla poltrona e ho fatto le corna da rocker “Stay Hard Jimmy!”

Il blog secondo me

Ci pensavo ieri mattina, quando buttata lì un’idea per un post che mi sembrava buona (una dirimpettaia casinara con un’aspirapolvere…) mi son poi ritrovato a cancellarlo per intero; nulla di chissà cosa, l’ho fatto mille volte. Il dubbio è temere che un blog possa seriamente obbligarti a far qualcosa che non vuoi. Leggendone è chiaro che siano tanti coloro che scrivono per sport, per tentare di sopravvalature il proprio ego, per andare a caccia di gnocca o di gnocchi e davvero mi chiedo se poi tanto male non facciano. Cosa dovrebbe esserci di tanto importante da sapere di una persona comune? Continua a leggere